Dave Davies ha da poco pubblicato su Search Engine Watch un articolo intitolato A Look at Local Search, dove analizza e riassume i fattori più importanti per essere visibili a livello locale.
Secondo Davies oggi è sempre più difficile “raggirare” il motore di ricerca quando si tratta di ricerche locali e geolocalizzate: keyword stuffing, indirizzi falsi, escamotage tecnici, ecc., sono tutte tattiche che un tempo avrebbero pure funzionato ma che oggigiorno non vale nemmeno la pena provare.
Quali sono allora i fattori da tenere in considerazione per la visibilità geolocalizzata su Google?
- Prossimità: la tua attività è realmente vicina o si trova davvero nel luogo dove hai intenzione di posizionarti
- Rilevanza: la tua attività è davvero importante per una persona che effettua una ricerca utilizzando le parole chiave che ti interessano?
- Prominenza: Come si differenzia il tuo business rispetto ai competitor? In cosa si distingue e perché un utente dovrebbe cliccare proprio sul tuo sito?
Inoltre bisogna tenere in considerazione che una ricerca di tipo local non appare solamente quando digitiamo frasi del tipo “ristorante a Milano”. I risultati del motore di ricerca vengono influenzati anche a seconda del luogo dove viene effettuata. Di conseguenza anche una ricerca di tipo più generico, come ad esempio “ristorante di pesce”, otterrà dei risultati personalizzati in base alla localizzazione del proprio dispositivo (pc, smartphone, tablet).
Ovviamente per posizionarsi su Google Maps è necessario aprire un account su Google MyBusiness e compilare correttamente la scheda relativa alla propria attività (meglio se con le relative immagini degli esterni e degli interni della propria sede, dello staff e dei servizi offerti).
Inoltre inserire i markup di schema.org sul proprio sito può essere d’aiuto a far conoscere al motore di ricerca la posizione della tua attività.
Per approfondire: SEO Locale: 10 consigli per aumentare la visibilità online
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