Scuola 2.0: come internet e le app stanno sostituendo la scuola tradizionale

7 Ottobre 2016

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Di seguito riportiamo un interessante articolo, scritto da Luca Pierattini per il magazine online GQ, sul rapporto ormai sempre più stretto tra scuola e web.

Internet e le app stanno sostituendo la scuola tradizionale?

Il modello formativo, così come l’abbiamo conosciuto fino ad oggi, potrebbe essere sull’orlo di una rivoluzione. Dove prima c’erano corsi di formazione e libri di testo, domani ci saranno tablet e applicazioni. Per studiare di tutto: dalle lingue, ai linguaggi di programmazione, fino a qualsivoglia materia scientifica o umanistica, come sa bene chi ha deciso di frequentare le video-lezioni delle università telematiche. Sicuramente siamo lontani da uno sconvolgimento così grande tra i banchi di scuole e università, ma è indubbio che lo sviluppo dei programmi per l’apprendimento online e delle piattaforme di e-learning ha reso Internet e la tecnologia, due alleati imprescindibili per chi vuole imparare qualcosa di nuovo. Più che una rivoluzione tecnologica dell’apprendimento, si può parlare di un cambio radicale di punto di vista delle persone che hanno deciso di sfruttare i nuovi mezzi – come ad esempio smartphone e tablet – per imparare più comodamente (quindi senza orari fissi e a costi più bassi).

I due ostacoli che hanno bloccato la crescita esponenziale di questo mercato sono stati la diffidenza delle persone che non credevano alla funzionalità di questi strumenti innovativi e la mancanza di certificazioni da poter spendere su un curriculum o di fronte ad un colloquio di lavoro. Ora, però, le cose sono cambiate: alcune di queste soluzioni offrono la possibilità di ottenere diplomi e certificati validi in tutto il mondo, mentre uno studio realizzato dalla City University di New York (CUNY) e dall’Università della Carolina del Sud ha dimostrato che un’app può avere la stessa efficacia di un corso universitario. Si tratta di Babbel, una delle applicazioni più comuni nel mondo dell’apprendimento di una lingua straniera, che è stata messa alla prova confrontando le conoscenza linguistiche di una classe che ha frequentato le lezioni sul telefono e una che andava all’università. Secondo l’analisi, condotta su 391 ragazzi tedeschi e americani, è emerso che, in sole 21 ore, i partecipanti hanno acquisito le stesse conoscenze linguistiche equivalenti a quelle di un semestre di spagnolo all’università.

Il mondo dell’istruzione si sta attrezzando per cercare di ammodernarsi e per trovare nuovi modelli educativi digitali ma, se alla gigantesca macchina della scuola pubblica servirà tempo per digerire queste novità, gli altri esempi sono al momento troppo costosi per essere considerati appetibili da tutti. Proprio per questo le app e il digitale rischiano di farla da padrone nei prossimi anni, specialmente tra chi adulti che decideranno di migliorare il proprio percorso professionale provando a migliorare le proprie conoscenze e aumentando le proprie capacità. Magari i nostri figli continueranno ad andare nelle scuole e nelle università, ma quando saranno grandi e vorranno approfondire ulteriormente i loro studi non dovranno più frequentare un corso, basterà scaricare un’app e avere tanta forza di volontà.

Img credits: www.1001freedownloads.com

Articolo tratto da: www.gqitalia.it