Il 2019 sarà un altro anno di crescita a doppia cifra per l’ecommerce italiano: quest’anno, il valore degli acquisti online dei nostri connazionali salirà del 15% rispetto al 2018 e supererà i 31,5 miliardi di euro.
Come avviene già da qualche anno, l’acquisto di prodotti cresce di più rispetto ai servizi: i primi quest’anno balzeranno a 18,2 miliardi (+21%), mentre i servizi raggiungeranno online i 13,3 miliardi di euro (+7%). Sempre più fondamentale è poi il ruolo dello smartphone: quasi il 40% del totale ecommerce viene generato su questo canale.
Questi alcuni dei dati aggiornati sul mercato ecommerce in Italia, secondo l’ultima indagine dell’Osservatorio eCommerce B2C promosso da Consorzio Netcomm e della School of Management del PoliMi, presentati oggi durante la giornata di apertura della quattordicesima edizione di Netcomm Forum, il più importante evento italiano dedicato al commercio elettronico e al digital retail che si svolge a MiCo (Milano), dal 29 al 30 maggio.
Come ha svelato Alessandro Perego, Direttore Scientifico degli Osservatori Digital Innovation, il comparto di informatica ed elettronica si conferma uno dei più performanti, grazie a una crescita del +18% e un valore complessivo di oltre cinque miliardi di euro. Bene anche abbigliamento e arredamento, ma è il food & grocery a proporsi come settore emergente (+39%, quasi 1,6 miliardi di euro). Nei servizi, invece, il comparto principale rimane Turismo & Trasporti (+8%, 10,8 miliardi di euro).
Complessivamente, la penetrazione dell’online sugli acquisti retail supera nel 2019 il 7% (6% per i prodotti, 11% per i servizi) e si avvicina lentamente ai tassi a doppia cifra fatti registrare dai principali paesi europei (come Regno Unito, Francia e Germania).
Nonostante numeri ampiamente positivi, l’Italia resta comunque fanalino di coda in Europa in molti aspetti legati all’ecommerce e al digital retail, come ha sottolineato Roberto Liscia, Presidente di Netcomm. «Secondo recenti stime, rispetto agli altri Paesi europei, l’Italia detiene la quota di popolazione che compra online più bassa in assoluto: solo il 44% degli italiani acquista online, contro il 68% della popolazione europea. Non solo, l’Italia si aggiudica l’ultimo posto anche in termini di competitività nel settore dell’eCommerce. Questo ritardo si può spiegare nella correlazione diretta tra le competenze digitali di un Paese e la competitività delle aziende. Solo il 10% delle imprese italiane, infatti, vende online proprio per la scarsa capacità di applicare le tecnologie disponibili per espandere il proprio business».
La formazione delle competenze digitali, ha quindi sottolineato Liscia, diventerà sempre più la chiave per lo sviluppo del digital retail: intelligenza artificiale, machine learning e chatbot saranno gli strumenti per garantire una relazione con i clienti sempre più personalizzata. «Il 2019 è l’anno decisivo per le imprese che intendono investire in tecnologie, consentendo così al sistema italiano di svolgere un ruolo decisivo nella trasformazione digitale in atto, anche a livello internazionale. La svolta – ha concluso Liscia – è imprescindibile».
Fonte: www.engage.it