Il 14 aprile è uscito un nuovo rapporto di Facebook e Deloitte che si interroga sugli sviluppi e sull’evoluzione del marketing nell’era digitale. Un tema attualissimo e di cui tratteremo spesso in futuro.
Riportiamo di seguito i punti più significativi dell’articolo Marketing basato sulle persone: un nuovo rapporto di Deloitte e Facebook.
Marketing basato sulle persone
Il rapporto mette in evidenza che la segmentazione basata sui dati demografici aggrega e assimila persone in fasi della vita davvero diverse in una serie di gruppi in base a caratteristiche comuni, senza spiegare il motivo per cui i clienti assumono determinati comportamenti.
Inoltre, la segmentazione basata sui dati demografici limita la definizione delle persone ad alcune “tipologie” di base al punto che non è possibile connettersi con loro in modo significativo. Questo può anche ostruire il processo decisionale più consapevole.
L’alternativa è capire che ciò che è significativo nella vita delle persone non è rappresentato dalle caratteristiche con cui sono nate ma dalle circostanze che affrontano e dalle scelte che fanno.
La vita di tutte le persone è costituita da momenti determinanti che hanno un impatto significativo sulle loro esigenze, sulle loro abitudini e sui loro comportamenti d’acquisto. Momenti come la laurea, il matrimonio e, soprattutto, la maternità.
Il comportamento delle mamme 2.0
Per capire in modo migliore in cui le aziende di telecomunicazioni possono personalizzare i loro messaggi di marketing, Deloitte ha collaborato con Facebook per esaminare i comportamenti delle mamme, analizzando dati anonimi di oltre 50 milioni di persone nel Regno Unito, in Francia, in Germania, in Italia, nei Paesi Bassi e in Norvegia.
Ne è risultato un quadro molto più complesso rispetto al passato, che però può condurre a una strategia che prevedere un maggior numero di sfumature ed è più conveniente per l’acquisizione e la fidelizzazione di questi importanti clienti.
L’utilizzo dei dati di Facebook per creare un approccio basato di più sulle persone per capire le mamme ci fornisce degli Insights unici. Possiamo notare ad esempio che le mamme vedono tantissimi video. Questo dato le rende potenzialmente più importanti in termini di utilizzo dei dati e tariffe maggiori e in un periodo in cui il numero di inserzioni con video è cresciuto del 20% dall’inizio del 2014,2, suggerisce che le mamme potrebbero essere un pubblico di destinazione particolarmente interessante per questo tipo di pubblicità.
6 suggerimenti per passare al marketing basato sulle persone
Per finire ecco 6 suggerimenti preziosi per sviluppare un piano di marketing basato sulle persone.
1. Individua i clienti leali con un elevato valore totale potenziale la cui fidelizzazione è più importante per te.
2. Scopri quali cambiamenti nella vita portano alla perdita di questi clienti.
3. Crea segmenti basati su questi cambiamenti e schematizza il percorso di vita dei clienti.
4. Individua i dati interni ed esterni insieme al percorso schematizzato per consentire una segmentazione personalizzata.
5. Crea offerte personalizzate che apportano un valore maggiore a questi clienti.
6. Raggiungi e proponi ai clienti che potresti persone queste offerte nel loro canale preferito.
Ulteriori informazioni
Per quanto riguarda le mamme 2.0 rimandiamo ai nostri articoli “Mamme, tecnologia e digitale” e “Cosa fanno le mamme da mobile“, e alla recente intervista “Connecting with Mothers When It Matters Most” sempre di Facebook e Deloitte.
Fonte testi e Immagine: Marketing basato sulle persone: un nuovo rapporto di Deloitte e Facebook